Storia

Il Ju-Jitsu nasce, almeno come nome, nel medioevo giapponese. Era infatti una delle sette arti marziali che il Bushi (Samurai) doveva saper praticare.
Letteralmente significa "Arte della cedevolezza" o "Arte gentile" (Ju = gentile, Jitsu = arte), quindi con l’obbiettivo preciso di fare il minimo sforzo per neutralizzare l’avversario.
In Giappone col passare dei secoli diverse scuole sono nate e si sono sviluppate all’ombra dei grandi maestri che si sono succeduti. Alla fine del 1800 il maestro Jigoro Kano (1860-1938), con lo scopo di far confluire in una disciplina sportiva lo stile de Ju-Jitsu, trasse da questo una serie di tecniche "non pericolose" che potevano essere applicate in un combattimento non cruento. Questa applicazione parziale del Ju-Jitsu prese il nome di Judo.
Il Ju-Jitsu, come lo pratichiamo noi oggi, non è propriamente quello classico giapponese,è una versione sportiva con un occhio di riguardo a quelle che sono le nuove "necessità" agonistiche, la nostra apertura di visuali ci ha portato ad elaborare un metodo che mantiene come linea guida il ju jitsu ma con l'inserimento di quelle tecniche prese da altre discipline che noi abbiamo ritenuto essenziali imparare per avere una formazione quanto più completa possibile
Letteralmente significa "Arte della cedevolezza" o "Arte gentile" (Ju = gentile, Jitsu = arte), quindi con l’obbiettivo preciso di fare il minimo sforzo per neutralizzare l’avversario.
In Giappone col passare dei secoli diverse scuole sono nate e si sono sviluppate all’ombra dei grandi maestri che si sono succeduti. Alla fine del 1800 il maestro Jigoro Kano (1860-1938), con lo scopo di far confluire in una disciplina sportiva lo stile de Ju-Jitsu, trasse da questo una serie di tecniche "non pericolose" che potevano essere applicate in un combattimento non cruento. Questa applicazione parziale del Ju-Jitsu prese il nome di Judo.
Il Ju-Jitsu, come lo pratichiamo noi oggi, non è propriamente quello classico giapponese,è una versione sportiva con un occhio di riguardo a quelle che sono le nuove "necessità" agonistiche, la nostra apertura di visuali ci ha portato ad elaborare un metodo che mantiene come linea guida il ju jitsu ma con l'inserimento di quelle tecniche prese da altre discipline che noi abbiamo ritenuto essenziali imparare per avere una formazione quanto più completa possibile